L’intervento del chiropratico, una volta individuata una “sublussazione”, ha lo scopo di correggere il disallineamento all’interno della colonna vertebrale e il ripristino della completa mobilità delle faccette articolari.
Il riallineamento si ottiene mediante una spinta breve e veloce nella direzione dei piani dell’articolazione che si vuole trattare. Questa manovra è detta “aggiustamento”. L’aggiustamento è una manovra molto specifica, eseguita velocemente, spingendo con poca forza l’articolazione oltre il normale range di movimento, senza però superare i confini anatomici.
Si effettua ponendo le mani direttamente sulla vertebra interessata. Solo le vertebre “sublussate” sono “aggiustate”.
Nonostante i cavalli abbiano un’imponente massa muscolare lungo la colonna vertebrale, le articolazioni vertebrali sono molto flessibili e relativamente facili da manipolare con un minimo sforzo. Se effettuata correttamente la manipolazione non causa danni.
Tecniche non specifiche erroneamente eseguita possono invece danneggiare articolazioni e legamenti.
La durata e il numero di manipolazioni necessarie sono soggettive e dipendono sia dal tipo di problema che dalla risposta del cavallo.
Lo scopo del trattamento chiropratico è l’eliminazione delle disfunzioni neurologiche e il ripristino della mobilità della colonna vertebrale. Sarà poi compito di muscoli e legamenti mantenere la corretta posizione della colonna.
Il chiropratico interviene fino a quando il corpo non è in grado di accettare e mantenere la posizione corretta.
La maggior parte dei cavalli ottiene un significativo miglioramento in un intervallo da uno a quattro trattamenti. Problemi cronici necessitano tendenzialmente di più trattamenti, mentre un cavallo con problemi acuti spesso risponde più velocemente.